“Perché leggere i fumetti?”

Ho dedicato tutta la vita a una forma d’arte che, a causa di particolari contingenze storiche, è sempre stata guardata con sufficienza …” (Will Eisner)

Oggi il mio articolo parte da una citazione e dalla denuncia di una superficialità che speravo ormai sorpassata.
Ieri un conoscente, scoperta la mia passione per i fumetti, mi ha chiesto:
Ma che gusto ci trovate voi a leggere i fumetti? Non è una cosa da bambini? O da nerdoni?
Come si può rispondere a una domanda che porta in sé un tale livello di ignoranza e superficialità, senza che scappi un epiteto poco educato? Io ho potuto solo sorridere e porre una domanda, consapevole della sua passione per un particolare tipo di lettura, la mia risposta è stata semplice:
E tu perché leggi romanzi fantasy?

Ora, è vero, a volte la lettura di un fumetto è più semplice di quella di un romanzo, grazie anche al supporto delle immagini, del ritmo e dell’impaginazione. Ma è pur sempre letteratura… Anzi, forse qualcosa in più!
La letteratura è un’arte, l’arte (il disegno) un’altra. Il fumetto riesce a coniugare queste due arti per crearne una nuova, capace di comunicare e trasmettere messaggi. Allora perché l’arte sequenziale dovrebbe essere ritenuta inferiore?

Sicuramente, come per le altre due, l’arte del fumetto ha diverse sfaccettature. Può essere indicata per un pubblico maturo piuttosto che ad uno più infantile.. E vi possono essere qualità diverse, grandi flop come best seller. Ma questo è normale e comune a ogni campo!

Perché quindi leggere i fumetti?
Perché ci aiutano a sognare, anche da adulti.
Perché sono capaci di disegnare una realtà in modo più comprensibile, sono quindi capaci di insegnare, di trasmettere una morale… oppure semplicemente di aprire le porte a un mondo fantastico.
I protagonisti ci invitano a entrare nel loro universo, ci fanno sentire almeno per un momento supereroi… o romantiche fanciulle.
Rimangono impressi nella nostra memoria, lasciano un segno e, a distanza anche di anni, fanno comparire sul nostro viso quel ghigno nostalgico tipico di ogni bel ricordo.

O, più semplicemente, perché ci piace leggere e non diciamo mai NO a una buona lettura.

L’Annina

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