UTSUHO

Utsuho Azako è un ragazzo che ama raccontare bugie e odia la sincerità, perché quando era piccolo la sua ingenua fiducia negli uomini gli è costata molto cara, portandolo a vedere la sua famiglia completamente sterminata da coloro che credeva amici. Da quel giorno il suo carattere è cambiato: è diventato un monello contafrottole che procura un sacco di grattacapi al capovillaggio che a quel tempo l’aveva preso con sé. Saranno proprio le gentili e sincere parole del vecchio, colpito a morte dall’ennesimo falso amico, a fargli capire che non ha altra scelta: dovrà sfruttare la sua grande abilità di bugiardo per difendere i deboli dalle ingiustizie! Yuuki Iinuma porta il lettore in viaggio con Utsuho attraverso un susseguirsi di eccitanti avventure e nuovi incontri che non mancheranno di appassionare i fan dell’azione!

Già prima di leggerlo immaginavo il tipico shonen, fotocopia di Naruto e di mille altri precedenti anche a quest’ultimo. La trama risulta povera di spessore ed essenziale, molto semplice.
Nota positiva la caratterizzazione del personaggio, che per una volta non è nobile e puro, ma un ragazzo consapevole dell’effetto che può avere la menzogna, sia essa buona o cattiva.
I disegni sono molto semplici e puliti, eccezion fatta per le scene d’azione, molto dettagliate anche negli aspetti più macabri. È da notare inoltre come i vari personaggi siano rappresentati, sin dall’inizio, seguendo alcune maschere tipiche nella cultura giappones. Utsuho, furbo e mentitore, ha gli occhi chiusi e arcuati verso l’alto (tipica raffigurazione popolare della volpe), mentre Pochi, simbolo di onestà e purezza, ha gli occhi tondi, ben aperti… e un muso “teneroso”.

Insomma, è un fumetto indirizzato a un pubblico giovane, molto giovane. Una lettura gradevole, assolutamente non impegnativa.. utile al massimo per staccare la spina.
Sicuramente però, anche se per distrarmi, non spenderei mai € 4,20 per Utsuho… Sorry

MAGI – The laburinth of magic

Nel mondo esistono persone predestinate, dotate delle caratteristiche necessarie, chiamate Magi, capaci di piegare gli spiriti dei dungeon grazie alla magia, e per questo selezionate dal destino per scegliere colore che saranno Re. Aladdin quindi in questa veste volente o nolente verrà coinvolto nella guerra per il trono“.

Ok. Anche in questo caso, Star Comics  presenta un classico shonen, con un canovaccio e personaggi simili a molti altri. Questa volta, il protagonista è onesto, leale, puro… disumano, insomma.
Il punto di forza e l’originalità di questo manga sta sia nell’ambientazione, un Medio Oriente effettivamente poco sfruttato da altri autori, sia nella ripresa di aspetti sociali e leggendari di quel mondo, al tempo delle “Mille e una notte”.
A favore della trama inoltre, bisogna sicuramente annotare il ritmo e la vivacità di dialoghi e gag, che aiutano a caratterizzare velocemente ogni tipo di personaggio e, non da poco, tengono sveglio e attivo il lettore. Questo aspetto, ad oggi, è per me difficile da trovare in altri titoli, a meno che non andiamo a riprendere One Piece (sempre se parliamo solo di manga e di shonen). Graficamente sempre molto semplice, pulito e lineare (poco originale).

Conclusione: anche questo manga è adatto a un pubblico giovane, amante del genere, per distrarsi dallo studio o da un giorno noioso…
Devo però dire che, in realtà, l’osservazione più importante che posso fare su questi fumetti è che sono sempre troppo costosi… Non metto in dubbio l’aumento dei costi anche per Star Comics. Così però la casa editrice rischia di perdere proprio il target di questi fumetti, che certo si troverà a selezionare sempre più le proprie letture.. e a ridurre di conseguenza gli acquisti!

L’Annina

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