In attesa che la casa editrice divulghi le pubblicazioni previste per il 2012, ho pensato di riportarvi qualche novità edita da Becco Giallo. Perché?
Sarà che ho appena finito di leggere Che viva Che Guevara (di cui farò presto recensione), oppure sarà il mio desiderio che determinate realtà si diffondano come meritano. Spero che alcune delle novità sotto elencate vi stuzzichi un po’ di curiosità:

  • Il piccolo piccolo Principe
    Il piccolo piccolo principeDa un seguitissimo fenomeno sul web, “Il piccolo, Piccolo Principe” è un omaggio, non solo nel titolo, a “Il Piccolo principe”. Una satira illustrata che, seguendo trama, stile narrativo e grafico del romanzo di Saint-Exupéry, mette in scena il più noto protagonista dell’Italia di oggi, Silvio Berlusconi, e il suo addio.
    Attorniato da un tripudio di esilaranti servitori e attaccato da ferocissimi antagonisti, il piccolo, Piccolo Principe-Berlusconi rimaneggia a suo modo gli insegnamenti e le massime del celebre Piccolo Principe della fiaba.“Un giorno il pianeta Terra mi adorerà,” disse sognante il piccolo Piccolo Principe.
  • Un semino come me
    un semino come meÈ primavera, e un semino di pomodoro, dopo aver trascorso comodamente l’inverno dentro a un barattolo, comincia un viaggio nella vita. L’acqua e il sole stimoleranno il suo risveglio, e sarà la terra, con i suoi piccoli e simpatici abitanti, ad accoglierlo e a fornirgli il nutrimento necessario per fargli mettere radici e crescere sano e forte nel mondo.
    Attraverso esperienze d’incontro e scambio con l’ambiente, il semino si trasformerà da germoglio a pianta ricca di altri semi pronti a compiere nuovi viaggi e nuove fantastiche trasformazioni.
    Un libro per:
    – agricoltura sostenibile, biodiversità, educazione al gusto
    Un libro contro:
    – ogm, multinazionali del cibo, agricoltura intensiva
  • Viareggio, una strage annunciata
    viareggio strage annunciataAlle 23:48 del 29 giugno 2009, il treno merci 50325 con il suo convoglio di quattordici carri cisterna contenenti GPL deraglia per il cedimento dell’asse del carrello del primo convoglio. Il gas GPL che fuoriesce si incendia al contatto con l’ossigeno provocando la morte di 32 persone e ferendone 25. Diverse abitazioni nella zona dell’incidente vengono abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili, compreso il sovrappasso principale della stazione, la cui struttura è stata gravemente danneggiata dallo stress termico.
    Gianfranco Maffei, che nella strage ha perso il cognato, ricostruisce le cause, gli interessi, le dinamiche che hanno portato alla strage del 29 giugno, documentandole con profonda indignazione e commozione.“Voglio tranquillizzare gli italiani. Tutto ha funzionato. La rete italiana è la più sicura d’Europa. Non sono io a dirlo, ma le statistiche.” (Mauro Moretti, Amministratore Delegato di FS)
  • Che viva Che Guervara
    Che viva Che GuevaraErnesto Guevara, figura carismatica assurta alla dimensione sempiterna del “mito”, icona mondiale per chi ancora oggi si riconosce negli ideali rivoluzionari, è dipinta sotto una nuova luce da due giovani pluripremiati autori italiani. La celebre fotografia del “Guerrillero Heroico”, scattata il 6 marzo 1960 dal fotografo Alberto Korda e da questi regalata all’editore italiano Giangiacomo Feltrinelli, è diventata una delle immagini più famose del XX secolo, tanto da essere considerata la più riprodotta in assoluto nella storia della fotografia. Meno nota è la circostanza dello scatto: i funerali di 81 cubani morti durante un attentato terrorista finanziato e appoggiato dagli anticastristi e dalla CIA americana. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso a partire da questa circostanza misteriosa ripercorrono la vita e il pensiero dolce e appassionato del Che, con un magistrale gioco a incastri che segue il percorso storico della foto, dallo scatto iniziale a L’Havana fino a mezzo di diffusione mondiale delle idee rivoluzionarie di Ernesto Che Guevara.“Guevara è per noi questo richiamo alla gravità assoluta di tutto ciò che riguarda la rivoluzione e l’avvenire del mondo, questa critica radicale a ogni gesto che serva soltanto a mettere a posto le nostre coscienze.” (Italo Calvino)
  • Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks
    Julian AssangeIl 5 aprile 2010, durante una conferenza stampa a Washington, WikiLeaks diffonde un video che mostra l’assassinio di almeno dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, durante l’attacco di due elicotteri Apache americani. Da quel giorno, da quel video denominato “Collateral Murder”, WikiLeaks è diventato uno spauracchio costante per i governi di tutto il mondo. “Julian Assange & WikiLeaks” ricostruisce la storia di Julian Assange e dei suoi “complici”, attraversa due interi decenni di sfide informatiche, e risponde a molte delle domande che molti si fanno su WikiLeaks e sulla comunità che ha generato questa piattaforma: quella degli hacker.“Sarà l’11 settembre della diplomazia mondiale. WikiLeaks fa saltare i rapporti di fiducia tra gli Stati, perché la diplomazia o è confidenziale oppure non funziona.” (Franco Frattini, Ministro degli Esteri italiano)
  • Carlo Giuliani, il ribelle di Genova
    Carlo GiulianiGenova, 20 luglio 2001. Durante gli scontri al vertice G8 muore un manifestante in Piazza Alimonda. Le prime testimonianze sono confuse: chi parla di un colpo di pistola, chi di un sasso, chi di un lacrimogeno. Solo in serata, una foto dell’agenzia Reuters elimina ogni dubbio: un ragazzo di spalle (si scoprirà essere il ventitreenne Carlo Giuliani) col passamontagna e un estintore sollevato sopra la testa, e una pistola che spunta da una camionetta dei carabinieri.
    A 10 anni di distanza, gli autori ripercorrono quei tragici momenti assieme ai familiari di Carlo (Haidi, Giuliano ed Elena). Non solo la cronaca di un omicidio, né una semplice contro-inchiesta: è anche – e soprattutto – il ricordo di un ragazzo nelle parole di chi lo ha cresciuto, conosciuto e amato.“Carlo non è un martire, né un eroe, è un ragazzo che ha reagito ad una profonda ingiustizia.” (Giuliano Giuliani)
  • La Banda della Magliana
    La banda della maglianaTra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90 a Roma si sviluppa e si espande il più potente fenomeno criminale mai visto. Una banda organizzata, con traffici e collusioni di ogni tipo. È la prima vera alternativa romana alla mafia, alla ‘ndrangheta e alla camorra. Con legami di omertà, solidarietà e mutua assistenza con la P2, i servizi segreti deviati, i neofascisti e la politica. È la Banda della Magliana. Sarà coinvolta nelle vicende più torbide della storia italiana: dalla strage di Bologna al sequestro Moro, dalla scomparsa di Emanuela Orlandi al sequestro del duca Grazioli Lante Della Rovere.“Ci sono banditi di mezza tacca che per aumentare il proprio prestigio criminale si vantano di avervi fatto parte. E sbirri che per ingigantire lo spessore di certi arresti lasciano cadere neanche troppo velate allusioni ai legami che il coattone di turno avrebbe intrattenuto con la famigerata banda.” (Giancarlo De Cataldo)

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