Questo fine settimana, data la mancanza di nuove uscite, mi sono dedicata alla lettura di una miniserie appena conclusa: Mishonen Produce (prima opera in Italia di Kaoru Ichinose).
La recensione di questo fumetto risulta semplice e gradevole, come la stessa storia. Partiamo dalla sinossi:
“Due amici si trasferiscono in città per frequentare il liceo. I nuovi compagni si fanno beffe di Kosei, che considerano un irrecuperabile campagnolo. Kako giura che dovranno rimangiarsi le offese e decide di fare da “consulente d’immagine” all’amico d’infanzia… Basteranno delle “lezioni di fascino” per trasformare uno studente come tanti in un meraviglioso ragazzo?”
Sin dalla copertina Mishonen Produce punta a sottolineare l’apparente importanza dell’impatto visivo e della bellezza esteriore. Dai colori sgarcianti in copertina al tratto pulito ed elegante di tutto il fumetto, lo stile grafico è studiato ad arte per presentare la “grazia” e la “bellezza” di ogni personaggio.
Dal punto di vista della trama possiamo notare una tematica sociale di grande attualità anche qui in Occidente: l’illusione che, divenendo “belli” e seguendo determinati clichés estetici, si possa finalmente appartenere a un gruppo e non essere soli. Certo è che quasi subito questo problema vien posto in totale sottofondo rispetto alla storia d’amore tra i due ragazzi e questo credo sia davvero un peccato.
La lettura è comunque piacevole, è un fumetto ben fatto, che fa sorridere e sognare chiunque abbia un cuore romantico. È quindi una storia adatta a tutti gli amanti del genere shoujo e alle giovini fanciulle che cominciano a provare i primi batticuore.. casomai proprio per l’amico d’infanzia!
L’Annina
P.S. Onestamente? Spendere soldi, fingere di essere qualcuno più cool, basare la propria vita solo sull’estetica e l’apparenza… Non serve a nulla! Né in amore né nella vita…