Crimson empire n.1Due volte, non ci crederete ma ho dovuto leggere Crimson Empire n. 1 due volte per riuscire a trovare un qualche filo logico (senza ovviamente leggere spoiler o altro)… Sarà la vecchiaia? Può essere… Secondo me, ovviamente, il tutto è dovuto a come il lettore viene introdotto in questa nuova storia.
Per facilitare un po’ le cose, partiamo dalla sinossi:
Sheila è una cameriera perfetta… Serve il suo padrone in tutto e per tutto! Per il principe Edward, infatti, è disposta a pulire e rassettare, prevenire ogni suo desiderio e occuparsi di tutti i problemi che potrebbero angustiarlo. È addiritura disposta a diventare la sua guardia del corpo, se ce ne fosse bisogno… In compenso, quando non lavora, è davvero incapace: scorbutica e asociale, non sa cosa siano l’amicizia e l’amore. Ora però avrà bisogno di tutto il suo charme, visto che per permettere al principe di salire sul trono dovrà affrontare la più dura delle “battaglie sociali”!

Bene, partiamo da una nota sulla sinossi: sembra di leggere i falsi comunicati fatti da alcuni stati o politici del passato o odierne. Perché? Beh, devia la realtà omettendo gli aspetti oscuri: la ragazza non è una cameriera felice di avere un lavoro (la mia disoccupazione influisce anche sulle recensioni…), ma è una schiava venduta come guardia del corpo da una gilda segreta. Direi che c’è una certa differenza.

Passiamo al fumetto. L’intreccio è alquanto caotico. Credo che il desiderio dell’autrice fosse di avere un forte impatto sul lettore sin dalle prime pagine del manga, ma in realtà i primi capitoli disorientano.
Vengono introdotti troppi personaggi, i quali compaiono d’improvviso con una naturalezza e familiarità tra loro, da convincere il lettore di aver perso qualche passaggio nelle prime pagine (e molti non ci sono!). Certo, questo meccanismo può far scaturire una certa curiosità… personalmente mi irrita!
Per quanto riguarda lo stile grafico, chi ha apprezzato Quin Rose in Alice in Heartland, almeno i primi volumi, non potrà che apprezzare anche Crimson Empire: tratto moderno, cura dei dettagli e.. forte uso di retini!

Comunque. Trama, personaggi e disegno fanno di questo manga un puro josei, nonostante la componente fantasy.
È infatti un fumetto dedicato a quel pubblico femminile che ama la narrazione delle avventure di ragazze ormai adulte e delle loro relazioni affettive viste con occhi più maturi (meno fantasiose e più esplicite). Altro elemento a favore di un pubblico femminile, che in questo caso coinvolge anche le amanti degli shojo,  è la fortissima presenza di personaggi maschili, ovviamente uno più bello dell’altro e rappresentanti i “canoni” dei principi azzurri ideali. Vi è quello dolce, quello distaccato, quello misterioso e un po’ dannato, quello saggio e riservato…

Di tutto un po’ insomma.

L’Annina

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