Come promesso sono tornata, con un po’ di ritardo, alle mie letture e recensioni… E dato il mio amore per Wolverine, uno dei pochi super eroi che ammiro (insieme a Devil e Batman), ho cominciato con la ristampa edita di recente da Panini Comics della saga “Vecchio Logan”.
Che dire? Scabroso, inquietante, spietato… L’ho amato dalla prima all’ultima pagina!
Il crepuscolo dei supereroi! I cattivi hanno vinto. I più potenti supercriminali si sono spartiti gli Stati Uniti e i pochi eroi sopravvissuti vivono nascosti o sono passati dall’altra parte. Wolverine adesso si fa chiamare semplicemente Logan, vorrebbe una vita tranquilla in una fattoria della California e gli interessa solo proteggere la sua famiglia dalla malvagia progenie di Hulk. Non sguaina gli artigli da decenni… ma forse è arrivato il momento di farlo. Occhio di Falco, vecchio e cieco, lo trascina infatti in una nuova impresa.
Non amo spoilerare, di conseguenza non potrò scrive molto su questo fumetto, per non cadere nella tentazione di raccontarvi il tutto.
Posso solo dire che, dal punto di vista narrativo, Millar si conferma un maestro, utilizzando il viaggio di Logan e Occhio di Falco per illustrare una visione apocalittica del futuro, in cui i supereroi sono caduti e il male regna sovrano. Una ventata d’aria fresca direi, dopo anni di trionfo del bene, resurrezione di supereroi che sempre trionfano, etc. Illustra ottimamente, inoltre, quello che per me è sempre stato il vero Io di Wolverine/Logan, un uomo più che un eroe, che dà un valore immenso e viscerale al sentimento, qualunque esso sia. Logan usa il cuore, non i principi utopisciti e spesso ipocriti… Certo, a volte in modo estremo!
Toni cupi, asprezza e forte realismo. McNiven, con la sua arte, rappresenta magnificamente personaggi e paesaggi, trasmettendo nelle immagini la crudeltà e la durezza della realtà narrata in un connubio perfetto con la sceneggiatura.
Da comprare!
L’Annina
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