Una copertina candida, elegante, con un tenero disegno ed un tratto tipico del più classico “manga per ragazze”.
Così si presenta A lollipop or a bullet, il nuovo manga edito da Panini Comics. A volte però è proprio vero il detto “l’apparenza inganna”, perché la storia è tutt’altro che classica.
È una storia che emoziona perché tratta di sentimenti spesso celati nel fantastico e roseo mondo shojo, ma insiti nella vita di coloro che sin da adolescenti hanno dovuto affrontare la realtà, quella che anche gli adulti fanno fatica a sopportare. Ci pone davanti alla tristezza e al cinismo di una giovane tredicenne ferita e disillusa che non vede l’ora di fuggire dal mondo in cui è prigioniera. Un mondo ordinario, fatto di persone comuni e quindi ricco di sentimenti, diversità, imprevisti… terrificante per lei.
In constrasto, troviamo la normalità di un ragazzo che tenta di vivere ciò che è naturale per la sua età – il primo amore – e l’apparente follia e “ingenuità” di una nuova compagna di classe… Un atteggiamento che spesso cela un grido di aiuto.
Certo alcuni elementi non possono mancare: ambiente scolastico, un ragazzo, compagne superficialotte. Una cornice però ingannevole, poiché questo manga tratta invero tematiche psico-sociali  realistiche e drammatiche, a tratti accompagnate da alcuni elemtenti di “mistero” che rendono vivo e coinvolgenteil ritmo della narrazione.

Il tutto miracolosamente senza alcuna bieca affettazione (sentimentalismo)!

Per concludere, è ovvio che non consiglio questa miniserie a chi cerca la classica love story scolastica… bensì posso consigliarla a chi come me spesso sfugge al mondo manga perché ormai troppo banale.

L’Annina

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