Riletture: Sky Doll

SkyDoll-DecadeNonostante fossi già in possesso dei 3 volumi editi da Vittorio Pavesio, bramavo da mesi la nuova ristampa di Bao Publishing di Sky Doll… E finalmente ne sono entrata in possesso!
Questa edizione è pregevole, un cartonato ben rilegato, impaginatura perfetta e contenuti extra interessanti, in particolare l’introduzione scritta dai due italianissimi autori: Barbucci e Canepa.

Ma è la graphic novel a colpire al cuore a ogni sua rilettura, anche se sono perfettamente consapevole che sia tanto facile ammirarla quanto sia complesso sciverne.
Facile perché è, obiettivamente, un capolavoro.
Complesso perché, nonostante l’apparenza data dai disegni morbidi e dalla nuance dei colori, questo racconto è tutt’altro che “una letura leggera”. Direi che l’introduzione degli stessi autori possa esemplificare al meglio cosa intendo:

Al mondo ci sono due grandi multinazionali con un apparente obiettivo comune: la manipolazione delle masse a scopo di lucro. Una di esse è la Walt Disney Company. L’altra, altrettanto e forse ancora più celebre, è la Chiesa Cattolica“.

Barbucci e Canepa narrano del viaggio di Noa, una bambola alla ricerca della libertà e della propria individualità. Sullo sfondo di questa avventura però, spicca un’aspra critica contro il potere della Chiesa, insita fino al midollo anche nella vita politica, e contro l’ipocrisia e la perdita di ogni spiritualità da parte della stessa.
Il marketing, la pubblicità e la manipolazione delle masse grazie al mezzo televisivo sono protagoniste del governo teocratico instauratosi nell’universo ideato dai due autori. Le persone che lo popolano sono completamente assoggettate e ipnotizzate da questo potere e anche coloro che sembrano combatterlo per un’ideale apparentemente più spirituale e puro, alla fine sono vittime loro stesse di un inganno mediatico.
L’assurdità di questo mondo viene ben esplicitata puntando tutto sulla dicotomia tra sensualità e purezza, senza però mai decadere nella volgarità.

La narrazione è spigliata, fresca e pungente. Vi è un ottimo equilibrio nell’alternanza tra momenti di introspezione e quelli di pura avventura, uniti entrambi da un fine umorismo e dalla forte espressività dei singoli personaggi, sia verbale che grafica.

Insomma, come avrete capito è una lettura che consiglio a chiunque, eccetto coloro che hanno una visione chiusa e preimpostata della religione e della Chiesa come istituzioni. Alcuni di essi hanno già tacciato in precedenza questo Fumetto di blasfemia…

Attenzione però: chi deciderà di acquistarlo deve sapere che non è concluso, mancano ancora due volumi… E ci vorrà tanta pazienza per vederne la loro pubblicazione, dato che Barbucci e Canepa si sono buttati su nuovi progetti (tra cui END è il più recente), procastinando la conclusione di Sky Doll.

Non posso fare a meno di concludere l’articolo con alcune parole uscite dalla bocca di Noa, le mie preferite, sperando che già queste possano ispirare qualcuno alla lettura:

Sai… sono consapevole che noi bambole siamo state create per gli scopi più biechi. Forse poter dimenticare quello che facciamo dovrebbe essere considerato una fortuna… Ma in fondo i ricordi sono l’unica cosa che ci rende diverse le une dalle altre. Quando sarò riuscita a metterne insieme abbastanza, mi sembrerà di vivere davvero“.

L’Annina

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