Beh, forse questo articolo potrà risultare tutt’altro che social. In teoria infatti i social media sono per la condivisione immediata o a breve termine di ciò che asccade intorno a noi…. Mentre ciò di cui sto per parlare è avvenuto ormai una settimana fa!
A parziale giustificazione, posso dire che ho passato gli ultimi giorni rinchiusa nel negozio per rimbiancare, montare nuovi mobili, pulire, esporre… e smistare i fumetti in arrivo!
Alcuni di voi hanno già avuto modo di godere dei primi risultati… quindi direi che l’attesa è valsa.
Non posso comunque fare a meno di parlare della conferenza a cui ho assistito giovedì scorso, dedicata alla relazione che ormai intercorre tra il mondo del fumetto e tutto ciò che su Internet è definibile come “Social” (blog, facebook, twitter & Co.).
Ora, i complimenti sono d’obbligo perché la conferenza è stata davvero interessante, oltre che social a tutti gli effetti. Il tutto grazie a Zerocalcare e Roberto Recchioni, che sono riusciti a trattare seriamente un argomento così attuale… facendo allo stesso tempo divertire ogni singolo partecipante! A Makkox, assente per malattia, ma presente su Twitter con commenti e vignette oltremodo esplicative ed efficaci.
Hanno parlato di come il blog spesso tenda ad essere abbandonato, dopo un po’, perché costringe a creare contenuti, mentre con i social network quali FB e Twitter basta condividere una frase, una vignetta o una pagina di altri per diventare “visibile”. Allo stesso tempo però il blog è lo strumento migliore per condividere i propri pensieri, dettare tempi e modi con cui pubblicare e disegnare ciò che si vuole per il pubblico, essere indipendenti da sistemi di marketing e pubblicità che a volte si insinuano nelle altre piattaforme con la scusa di creare una maggiore infiltrazione nei contenuti del cosiddetto “target di riferimento”.
E’ ovvio che poi alcune cose vengano postate appositamente per creare click, per avere maggiore visibilità, ma il tutto è fatto comunque allo scopo di far conoscere la propria arte, il proprio modo di vedere il mondo e di viverlo.
Quasi buffo Zerocalcare, che ispirava tenerezza nel suo essere ancora così inconsapevole dell’influenza che sta assumendo in questo mondo e nel suo modo di porsi come uno “scolaro” interessato ad apprendere come muoversi e come relazionarsi in eventi di questo tipo.
Professionale, spigliato e tagliente Recchioni, che col suo modo di parlare forbito ed esperto ha fatto capire come creda in questi strumenti, ma come allo stesso tempo sia necessario imparare a usarli con oculatezza prima di essere inglobati dagli stessi.
Condivido pienamente il fatto che tutto ciò che sia Social sia in questo momento un’opportunità, e che nulla è sprecato. Nel mio piccolo caso a volte mi è capitato che qualcuuno chiedesse se venivo pagata per scrivere determinati contributi. No, è tutto gratis. E il gratis non è uno spreco. Come confermato anche dai due relatori, creare e pubblicare contenuti da dare in mano al pubblico del web è già di per sé pubblicità.
Certo è che a volte può esserlo in senso negativo, se qualcuno non condivide. Ma la maggior parte delle volte è il modo migliore per farsi conoscere, senza dover passare in mezzo a sistemi obsoleti e spesso avvolti da burocrazia e “mafia” come quelli più tradizionali (mio personalissimo pensiero).
Credo anche sia giusto che il fumetto online riesca a crearsi un suo particolare stile, fatto di strisce e memes. Non credo nemmeno io nei fumetti seriali sul web perché è troppo difficile attirare un’attenzione costante e cadenziata dei lettori, a meno che il mezzo non venga sfruttato per farsi conoscere (vedi il caso di “Davvero”, diventato fenomeno sul web e adesso edito in formato cartaceo da Star Comics).
Forse sarò troppo tradizionalista, ma sul web vanno bene contenuti immediati, che siano divertenti o seri, ma brevi. Per tutto il resto ho ancora bisogno del cartaceo, perché si sfoglia con calma, si può godere maggiormente di ogni singolo tratto e frase… e soprattutto non mi devo ricordare (tra le mille cose che già devo segnare in agenda per non scordarle) di andare su un sito ogni tanto per leggere… Mi stuferei dopo poco!
Io comunque ringrazio chi ha organizzato questo evento. Ringrazio Makkox, Recchioni e Zerocalcare per avermi donato quasi di ore di contenuto e di divertimento.
E spero calorosamente che dopo questo articolo andiate a cercare maggiori informazioni su questo evento e vi poniate anche voi la domanda su quanto adesso il web e strumenti quali quelli su cui io scrivo possano aiutare anche il Fumetto a vivere, rivivere e diffondersi… Dopotutto avete come esempio un ragazzo (Zerocalcare) che ha cominciato a fare locandine per concerti punk, ha aperto un blog… e da quasi un anno ha sfondato le classifiche di Amazon e delle maggiori librerie di varia in Italia!
Bene… sono arrivata a Bologna, dove mi aspetta il furgone per Roma Comics & Games… A presto!
L’Annina
P.S. Per chi a Roma ci sarà, ci si vede allo stand Tutto Fumetto Monfalcone! 🙂
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