Io non so se l’ho mai detto o scritto di altri fumetti…
Rimane il fatto che, a mia memoria, questa è la prima volta mi che mi commuovo, seriamente, con tanto di lacrime e fazzoletto e tutto ciò che segue… per la lettura di un fumetto.
Di altre storie e di altri eroi, di Stefano Casini, mi ha fatto questo effetto.
Non so se perché son toscana anch’io, perché ho vissuto una famiglia e il racconto di passati simili a quelli narrati in questo fumetto… ma credo che siano solo scuse superficiali.
Credo forse di più al fatto che in quest’opera l’autore abbia raggiunto uno dei suoi massimi livelli, sia come scrittore che come disegnatore. Credo che la storia qui raffigurata possa toccare il cuore di chiunque.
Ognuno nella propria vita ha il proprio eroe, che non ha un superpotere in particolare, ma che comunque è riuscito a lasciare nel nostro animo qualcosa che supera in forza qualunque superpotere dall’immaginario mai creato.
In questo fumetto si narra del passato, di ciò che nei paesi si viveva durante la Guerra e nell’immediato dopo, di come le persone fossero fatte di spirito e desiderio e forza di volontà. Ma soprattutto di orgoglio e dignità.
I disegni sono tavolozze di colore, magnifiche, evocative e dettagliate. Ogni personaggio ha un’espressività reale e umana. Qualcuno ha detto che risulta eccessiva la presenza del giallo… ma non credo se ne potesse fare a meno, per la terra descritta, per il momento, per la solarità che questa storia esprime (nella sua malinconica rimembranza e narrazione).
Tutti coloro che hanno avuto un nonno, uno zio o chi meglio può rappresentare la persona che vi ha donato i princìpi fondamentali della vostra vita, tutti coloro che credono che normali e “piccoli” esseri umani possano essere eroi nella loro quotidianità, dovrebbe leggere questo romanzo a fumetti.
Lo ripeto, mi son commossa… e al contempo ho gioito per aver goduto di una simile lettura.
L’Annina
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