Ieri sera, nella calura brianzola, ho potuto finalmente gustare uno dei fumetti più attesi degli ultimi mesi: Dragonero di Luca Enoch e Stefano Vietti. Beh, come immaginavo… mi è piaciuto davvero!!!
E tenete conto che, solitamente, non sono proprio una grande fan del genere fantasy…
Tutto è bene congeniato e si denota la lunga e pensata “degenza” di questo fumetto nei cassetti dei due autori. Nulla è scontato o lasciato al caso.
La sceneggiatura è curata nei minimi dettagli, dalle peculiarità di ogni singola Terra/ambiente creato, alla caratterizzazione dei personaggi, siano essi protagonisti o secondari. C’è il protagonista buono e tenebroso, due spalle (che secondo me si riveleranno più volte fondamentali in diverse situazioni), una donna/collega “ma-forse-non-solo”… E il cattivo, ovviamente!!!
Ma…
Per chi pensa che così venga svelato tutto, si sbaglia! Nonostante infatti la presentazione ben delineata di Ian e compagni, uno dei complimenti da fare ad Enoch e Vietti è la loro abilità nel lasciare qualche briciola di mistero nel passatodelle loro creature. Quella classica pulce nell’orecchio che ti “costringe” a volerne sapere di più e quindi a continuare la lettura!
Altro complimento va fatto per l’idea e per la trama. Ora, è vero che spesso il genere fantasy si presta di per sé a saghe potenzialmente infinite – e questo, sappiatelo, è lo scopo degli autori e della Bonelli – ma è anche vero che spesso l’insieme dell’intreccio annoia presto.
In questo caso invece ho trovato un perfetto equilibrio nel ritmo della narrazione, dato da un buon alternarsi di avvincenti scene d’azione a momenti di “pausa” dedicati a flashback e dialoghi, sempre intelligentemente collocati e utili al lettore, oltre che davvero ben scritti.
E concludiamo infine con i complimenti a Giuseppe Matteoni, l’autore dei disegni di questo fumetto. Come sempre non posso dare giudici tecnici… posso solo dire che è mostruosamente bravo!!!
Senza nulla togliere a sceneggiatura e testi, è fantastica l’abilità con cui dà vita ai personaggi. Basta guardare i disegni per carpirne i sentimenti e ciò che accade intorno a loro. Lo stesso vale per le ambientazione, talmente ben curate da farti che quei posti siano reali, magnifici e raggiungibili…. Almeno a me, in un paio di scene, mi è sembrato di vedere i colori e di sentire i suoni di quella natura così ben raffigurata!
Detto questo, che altro dire? Consiglio questo fumetto non solo agli amanti del genere fantasy, ma a tutti coloro che sono alla ricerca di una bella nuova avventura da vivere!
L’Annina
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