Potrei dire che non vi è bisogno di presentazione e che le parole, anche solo dopo queste 4 immagini estrapolate dall’opera, possono risultare inutili e superflue. Ma… per chi ancora non conoscesse questo capolavoro, eccoci qua:

Nel 1989, al fumettista Grant Morrison viene affidato un compito decisamente arduo: creare un’opera che confermasse la figura di un Cavaliere oscuro ormai maturo, dopo vicende di sviluppo quali Il ritorno del cavaliere oscuro.

“Arkham Asylum, una seria casa su un serio suolo”, è un thriller psicologico, un modo più maturo nell’approcciarsi al mondo del Cavaliere oscuro.

La storia narra di una trappola architettata da Joker per Batman. Il manicomio di Arkham è in rivolta. Il Cavaliere oscuro arriva a sedare la ribellione, con tanto di benedizione da parte di James Gordon che accetta la scelta di Batman di andare da solo nel manicomio. “E’ me che vogliono” dice proprio il Cavaliere oscuro al commissario.
Lo scopo del Joker? Non è uccidere. No, troppo semplice. E’ trascinare il giustiziere nei più oscuri meandri della follia.

Il manicomio, più ci si addentra nella storia, nel suo susseguirsi di villains che affrontano Batman all’interno del manicomio, più diventa un riflesso di Batman, della sua psiche, delle sue paure, diventa la personificazione di tutto quello che ha comportato la sua lotta contro il crimine. Forse per la prima volta nella storia dei fumetti, un eroe rischia di cadere psicologicamente.
Chi è il folle? è il Joker che ha preso possesso di Arkham, lo sono i suoi detenuti? O alla fine ti rendi conto che anche Batman dietro la maschera non è altro che un uomo che combatte la follia attraverso altra follia, è un derelitto che picchia i criminali in preda ai suo deliri , tormenti e spiacevoli ricordi. Quanto può essere forte la moralità di un giustiziere oscuro?

Ogni tanto penso che il manicomio sia una testa.
Siamo dentro una grande testa che ci fa esistere sognandoci.
Forse è la tua testa, Batman.
” (Il Cappellaio Matto)

A mettere la così detta ciliegina sulla torta sono i disegni di Dave Mckean.
Grazie alle sue illustrazioni entriamo subito in un’atmosfera nebbiosa, eterea quasi illusoria, fatta di chiari di luna e profonde oscurità, nulla è definito e persino i personaggi sono distorti, ghigni malefici e arcane ombre costellano il manicomio criminale di Arkham.
La maturità e allo stesso tempo l’originalità dell’opera sta anche in questo, in un’opera pittorica che si distacca nettamente dalla canonica grafica made in U.S.A.

Insomma, che aspettate?

E tu cosa ne pensi?

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