Vi piacciono i Western, quelli veri, crudi, dalla trama moralmente complessa alla Sergio Leone? Beh allora La Stella del Deserto è il Fumetto che fa per voi.
Trama
Tutto ha inizio nel 1870, a Washington: il funzionario governativo Matt Montgomery, un uomo “organizzato, rispettoso delle regole” è spinto, a causa del macrabo omicidio di sua moglie e sua figlia, a dirigersi verso il selvaggio Ovest. Perché? Perché tale violenza? Che cosa rappresenta quel simbolo inciso sulla pelle di sua figlia? È l’inizio di una ballata infernale nel cuore della brutalità umana, un viaggio verso la frontiera del male.
Forse per le sue origini per metà americane, l’autore Stephen Desberg ha studiato a fondo la storia e la cultura degli Stati Uniti. In questa opera ha saputo addentrarsi nelle profondità della cultura e dei costumi (usi e comportamenti) dell’epoca, per presentarci un western straordinario con particolare enfasi sull’opposizione tra l’Oriente civilizzato e l’Occidente barbaro dove regnava la legge del più forte.
Desberg non ha infatti mancato alla tradizione del western diffondendo abilmente alcuni luoghi comuni fedeli al mito. Tuttavia, è andato ben oltre offrendoci una storia mozzafiato. L’Amore vissuto in maniera a noi oggi quasi incomprensibile, la voglia di vendetta, un giallo che trova un colpevole inatteso e con un movente ancora più sorprendente conoscendo il criminale e la sua brutalità. Politica, interessi economici, passione, amore per la violenza, giustizia cieca e luoghi senza legge. Insomma , il mix perfetto.
Il tutto superbamente illustrato da un Enrico Marini non ancora all’apice della sua carriera, ma che con questa opera era già riuscito a dimostrare di essere un grande esponente del mondo del Fumetto. Il taglio delle vignette e la quantità relativamente ridotta di dialoghi hanno infatti permesso di mettere in luce il talento di questo artista svizzero.
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